Andavo in prima elementare, era il 1938, e anche se a quell’epoca la scuola era molto diversa di adesso a me piaceva tantissimo, leggere e far di conto erano le mie passioni.
La scuola era presso le Madri Canossiane, le insegnanti erano molto severe, le regole erano ferree, divisa e rispetto non dovevano mancare ma studiare a me piaceva talmente tanto che non ci facevo nemmeno caso.
Quel giorno l’insegnante aveva spiegato una lezione, non ricordo su quale argomento, e noi dovevamo saperla ripetere. Tutte le mie compagne cercavano invano di nascondersi per non essere interrogate ma io ero talmente sicura di saperla che la ripetei senza paura. L’insegnante fu talmente sorpresa che mi portò in direzione, a quel punto io pensai ad una punizione e mi pentii di non essermi nascosta come le mie compagne eppure ero sicura di aver detto le cose giuste. Mi venne però spiegato che siccome ero brava nello studio avevano deciso di darmi l’onore di scrivere una lettera al Re, tirai un sospiro di sollievo fortunatamente avevo scampato una probabile punizione. Era infatti usanza da parte degli studenti meritevoli fare gli auguri al Re per il suo compleanno e quell’anno per rappresentare le prime elementari scelsero me. In quegli anni il Re godeva ancora di onore e rispetto da parte di tutti, figuriamoci se non da noi poveri campagnoli che vedavamo in lui una figura importante a cui bisognava rivolgere il massimo rispetto. Io però non avevo ancora capito, visto la mia tenera età, di quanto fosse importante quell’uomo e scrissi la mia letterina come se dovessi scriverla ad un amico. Bhè non so se per questo o se era di prassi ma mi rispose e mi mandò i suoi ringraziamenti. Quando infatti arrivò il postino con una lettera indirizzata a me non vi dico la sorpresa di tutti vedendo che arrivava proprio dal Re in persona e per qualche giorno diventai famosa.
Per me è un bellissimo ricordo tanto che ancora oggi quella lettera, racchiusa in un quadretto, è appesa in casa mia e tutte le volte che la guardo mi vengono in mente in bei giorni spensierati della mia infanzia e il ricordo di tutte le mie compagne di scuola.
P.S. La foto è la vera lettera di ringraziamento che custodisco gelosamente
Bisnonna Vanda
Cuggiono 1938