Quando ero bambino la Pasqua era una grande festa ma bisognava preparsi molto bene. Non si poteva mancare a nessun rito religioso. Era l’ultima festa che ci si poteva godere perchè poi cominciavano le grandi fatiche nei campi. Infatti con la primavera cominciavano le arature, le semine e poi via via con tutti i lavori che i campi richiedevano fino al successivo autunno. Il tempo era molto importante per i lavori nei campi, non c’erano di certo le previsioni del meteo e per prevedere com’era la giornata ci affidavamo ai proverbi che quasi sempre erano infallibili. Il primo proverbio che ci serviva per programmare il lavoro primaverile era proprio quello della Domenica delle Palme. Recitava così:
SU SUI ULIV E ACQUA SUI CIAP, MA SE L’ACQUA L’E’ SUI ULIV IL SU L’E’ SUI CIAP.
Sole sugli ulivi e acqua sulle uova ma se l’acqua è sugli ulivi il sole è sulle uova.
Gli ulivi erano il simbolo della Domenica delle Palme e i ciap erano le uova sode che era tradizione di tutti mangiarle nel giorno di Pasqua. Insomma sole o pioggia andava sempre bene per il proverbio ma aiutava a prevedere il tempo per la settimana successiva. I detti di una volta per noi erano importanti ed ora sono il dolce ricordo di un tempo che fù ma quasi sempre funzionano anche oggi.
Nonno Paolo
San Pietro all’Olmo fine anni ’40