Quest’anno sono un po’ triste perchè non potrò andare al mare qualche giorno, non ho certo bisogno di ferie visto che noi pensionati lo siamo tutto l’anno ma almeno avevo l’opportunità di ritrovare i vecchi amici. Pazienza, d’altronde quando ero giovane e dovevo per forza lavorare, di ferie non ce n’erano. In verità io ero già tra le fortunate poichè lavorando in fabbrica, nella tessitura del paese, mi spettava ben una settimana l’anno di riposo, la settimana di ferragosto. Settimana di riposo si faceva per dire, in quella settimana era consuetudine nella mia famiglia fare le grandi pulizie domestiche. Perciò dopo aver munto come di consuetudine le mucche, sistemato la stalla, dato da mangiare a tutti gli animali galline, conigli, oche, mucche, maiale e asinello cominciavano i grandi lavori. I miei genitori sapendo che non avevamo l’impegno del lavoro affidavano ad ognuno di noi fratelli e sorelle un compito diverso. A me toccava sempre toccato il bucato. Dovevo lavare oltre agli indumenti soliti anche tutte le lenzuola ed il corredo di tutta la famiglia. Ognuno di noi possedeva oltre agli indumenti personali anche tutta la dote che comprendeva asciugamani, biancheria da letto, camicie da notte, calzini e mutandoni, ecc…e fa niente se questi erano riposti in un baule e non venivano utilizzati, mia madre voleva che una volta l’anno venissero lavati e stirati in bell’ordine pronti per l’uso. In famiglia eravamo in sei, il bucato quindi era un bel mucchio. Non esisteva di certo la lavatrice, la nostra comodità era un canale che passava proprio vicino a casa, riempivo dunque i miei mastelli e via di brustia tutto il giorno. L’asciugatrice era il prato appena tagliato in fianco a casa dove stendevo a terra al sole tutti i miei panni. Pensandoci oggi era probabile che una volta asciugati erano più sporchi di prima ma la convinzione di allora era che il sole li avrebbe sbiancati e disinfettati. Una volta lavato tutto si passava alla stiratura. Non c’era ovviamente il ferro elettrico, il nostro ferro veniva scaldato sulla stufa a legna in cucina dove c’era l’unico tavolo, accendere la stufa in pieno agosto per scaldarlo non era proprio rinfrescante. Ovviamente alla sera si doveva poi dare una mano per la cena e terminare i lavori nella stalla e in men che non si dica le riposanti ferie terminavano. Ma chissà perchè a noi bastava, forse perchè era per tutti così e nei nostri pensieri non c’era di certo il mare o la montagna, così quei giorni sembravano davvero riposanti.
Nonna Rita
Fine anni ’40