Da bambina, se nel mese di gennaio c’era qualche bella giornata tutti speravamo che fosse già arrivata la primavera. Ma i nostri vecchi ci dicevano sempre: “Specia a svistiss che ghe men da rivà i dì dla merla” (aspetta a svestirti non sono ancora arrivati i giorni della merla) !
Perchè, come succedeva sempre, gli ultimi tre giorni di gennaio erano quelli più freddi dell’anno. In quei giorni facilmente tornava neve e gelo, anche se prima il tempo sembrava più clemente.
Ci raccontavano che persino la merla con i suoi piccolini, che un tempo avevano tutti delle belle piume bianche, si era illusa che fosse già arrivata la primavera. Così anche lei fu sorpresa dal freddo, tanto che per riscaldarsi andò vicino ad un camino. Non si mosse più per tutti e tre i giorni. Quando il freddo finì, uscì e le belle piume bianche erano ormai diventate grigio scuro. Da allora tutti i merli presero quel colore.
Era una bella favola, che ancora ricordo e che racconto ai miei nipotini. Ma il freddo, ahimè. è sempre lo stesso. Anche adesso.
Nonna Rosalba
Mesero primi anni ’50